Borsa: Europa chiude in rialzo, si guarda alle banche centrali - Economia

Borsa: Europa chiude in rialzo, si guarda alle banche centrali – Economia


Le Borse europee chiudono in rialzo, pur perdendo smalto dopo il calo di Wall Street. Sui mercati sono scattate le prese di profitto dopo la performance negativa della vigilia e con le tensioni sui titoli di Stato. Gli  investitori guardano all’andamento dell’economia globale, l’inflazione e le prossime mosse delle banche centrali sulla politica monetaria, mentre in Ucraina prosegue la guerra che appesantisce il tema delle materie prime e i rincari delle bollette energetiche. Sul fronte valutario l’euro sul dollaro resta debole a 1,0540. Chiusura in terreno positivo per Francoforte (+1,15%), Parigi (+0,51%), Londra (+0,37%), piatta Madrid (+0,01%).  La Borsa di Milano (+1,04%) chiude in rialzo. Sui mercati azionari scattano le prese di profitto, dopo la performance negativa della vigilia, mentre si attenua il nervosismo sui titoli di Stato con i rendimenti in netto calo. Lo spread tra Btp e Bund ha concluso la seduta in flessione a 200 punti base, con il tasso del decennale italiano sotto il 3% al 2,99%. A Piazza Affari corrono le banche con Bper (+7,8%) che si mette in mostra dopo i conti del primo trimestre. Bene anche Unicredit (+5,5%), Intesa (+1,7%) e Banco Bpm (+1%). In luce Pirelli (+3,9%), nel giorno dei risultati del trimestre con l’utile balzato a 109,8 milioni di euro. Chiusura in deciso rialzo anche per Campari (+2,4%), con l’acquisizione del marchio Picon, tra i leader di mercato degli aperitivi bitter in Francia. In ordine sparso il comparto dell’energia con il petrolio in calo. Sale Eni (+1,4%), Tenaris (+1%) mentre scivola Saipem (-6,6%), quest’ultima alle prese con le vicende relative al riassetto e all’aumento di capitale. Andamento positivo per le utility dove avanzano Iren (+1,7%), A2a (+1,2%), Hera (+1,1%) e Enel (+0,5%). Seduta in calo anche per Leonardo (-3%), Diasorin (-2,4%), Iveco (-1,6%) e Ferrari (-1,4%).

 In ulteriore discesa lo spread Btp-Bund, a 201,8 punti, col rendimento del decennale italiano sceso al 3,100%. In lieve rialzo l’oro (+0,1%) a 1.862 dollari l’oncia, dopo che i future si erano alzati già durante la seduta in Asia. Ha girato intanto in rialzo il greggio (Wti +0,5%) a 103,5 dollari al barile e il Brent a 106,2 dollari. In calo i future sul gas naturale in Europa con le quotazioni ad Amsterdam (-2,4%) a 91,5 euro al MWh, ancora di più a Londra (-6,8%) a 120 penny al Mmbtu (unità termica). Tra le materie prime forte calo del minerale di ferro (-4%) a circa 117 dollari la tonnellata.

    Poco mosso il grano, sotto i livelli del giorno precedente, con il grano tenero a 1.100 dollari per unità di 5.000 bushel (staio) (+0,6%) e il grano duro a 1.173 (+0,7%).
    L’indice d’area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna l’1%, spinto soprattutto da industria e beni voluttuari. Tra le auto spicca Stellantis (+2,7%), nel lusso Lvmh (+1,9%). Quasi tutte in rialzo le banche, con esempi come Bnp Paribas (+2,8%) e Banco Bilbao (+3,8%) e eccezioni come Kbc (-10,2%). In ordine sparso i farmaceutici, con alcuni cali, come per AstraZeneca (-0,8%), e qualche rialzo, come per Roche (+0,2%) e Bayer (+0,3%) coi conti. 





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