Ucraina, Medvedev: "Odio chi è contro la Russia" - Mondo

Ucraina, Medvedev: “Odio chi è contro la Russia” – Mondo


Attacco choc del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ed ex presidente della Federazione russa, Dmitry Medvedev contro i nemici della Russia definiti “bastardi e imbranati”. Sul suo canale Telegram ha scritto: “Mi viene spesso chiesto perché i miei post sono così duri. La risposta è che li odio. Sono bastardi e imbranati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. E finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire”. “Gravissime e pericolose le affermazioni di Medvedev. Sono parole inaccettabili, che ci preoccupano fortemente anche perché arrivano dal vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo. Non è un segnale di dialogo, non è un’apertura verso un cessate il fuoco, non è un tentativo di ritrovare la pace, ma sono parole inequivocabili di minaccia verso chi sta cercando con insistenza la pace”, scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “È doveroso – prosegue Di Maio –  smettere di alimentare tensioni con provocazioni e minacce. Le affermazioni che arrivano oggi, invece, non lasciano dubbi e allontanano da parte russa la ricerca della pace. Piuttosto danno linfa a una campagna d’odio contro l’Occidente, contro quei Paesi che stanno cercando con insistenza la fine delle ostilità in Ucraina”.

ZELENSKY E LO SPETTRO DI UNA GUERRA MONDIALE
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenksy auspica che la leadership cinese “usi la sua influenza sulla Russia per porre fine a questa guerra”. “Quanto accade può portare alla terza guerra mondiale, e questo dovrebbe essere una priorità per tutti i leader”, ha spiegato Zelensky in un’intervista a The Global Boardroom del Financial Times.

L’insegna di benvenuto a Mariupol, ‘Mosca vuole smantellarla e riscriverla in russo’

LA GUERRA SUL CAMPO
Residenti di Severodonetsk sono stati portati con la forza nel territorio occupato dai russi, mentre altri sono fuggiti dove potevano, ora in città restano 10-11mila persone, vivono sotto bombardamenti costanti, senza luce e acqua. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare della città Oleksandr Stryuk, citato da Espreso Tv.
Le aree residenziali di Severodonetsk sono state prese “totalmente” sotto controllo russo. Da oggi, il 97% del territorio della Repubblica Popolare di Lugansk è stato “liberato”, mentre un’offensiva è in corso nel settore di Popasna, ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. “Le aree residenziali di Severodonetsk sono state completamente liberate – ha detto -. Continuano gli sforzi per riprendere la zona industriale e le località nelle vicinanze”, ha detto Shoigu durante una teleconferenza, citato da Interfax.

L’OMBRA DEL COLERA A MARIUPOL
Mariupol è sull’orlo di un’epidemia “esplosiva” di colera: sta “letteralmente annegando” nelle acque contaminate dai rifiuti e dalla decomposizione di sepolture improvvisate, aggravate dall’arrivo del caldo. Lo ha detto il vicesindaco della città ucraina Sergei Orlovio, sottolineando – secondo quanto precisano alcuni siti ucraini – che le forze d’occupazione russa hanno messo la città in quarantena.

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LE CENTRALI NUCLEARI
L’Ucraina nega la visita del capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) alla sua centrale nucleare occupata dalle forze russe: lo ha reso noto il governo di Kiev.

I CORPI DI AZOVSTAL
I corpi dei combattenti ucraini uccisi nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, restituiti dalla Russia alle autorità ucraine, sono stati trasferiti a Kiev. Lo riferisce Ukrinform citando il Centro per la comunicazione strategica e la sicurezza dell’informazione e l’associazione delle famiglie dei difensori di Azovstal. “Un terzo dei corpi sono quelli dei combattenti del reggimento Azov. L’appartenenza degli altri cadaveri ad altre unità militare è in fase di verifica”, riferisce il rapporto. I familiari dei caduti saranno chiamati per l’identificazione ma il lavoro degli esperti forensi potrebbe durare tre mesi. Il 4 giugno scorso, ricorda Ukrinform, Ucraina e Russia hanno scambiato i corpi dei soldati sulla linea del fronte nella regione di Zaporizhzhia.

L’IMPEGNO DELLA GERMANIA
Il cancelliere tedesco Olaf: “Ci siamo prefissati di rafforzare il nostro sostegno”, ha affermato a Vilnius, nel corso di una conferenza stampa con i leader dei tre Paesi baltici. L’impegno della Germania dovrebbe andare nella direzione di “una robusta brigata da combattimento”.

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