La Russia convoca l'ambasciatore italiano a Mosca. Finlandia e Svezia presentano la domanda di adesione alla Nato - Mondo

La Russia convoca l’ambasciatore italiano a Mosca. Finlandia e Svezia presentano la domanda di adesione alla Nato – Mondo


L’ambasciatore italiano a Mosca Giorgio Starace è stato convocato dal ministero degli Esteri russo. Lo apprende l’ANSA da fonti informate. Anche l’ambasciatore francese a Mosca Pierre Levy è stato convocato al ministero degli Esteri russo. Lo riferisce Ria Novosti. L’ambasciatore, afferma l’agenzia di stampa russa, è stato convocato in relazione all’annuncio di misure di ritorsione per l’espulsione di diplomatici russi. Il ministero degli Esteri russo ha annunciato l’espulsione di 34 diplomatici francesi come misura di ritorsione dopo aver convocato l’ambasciatore di Parigi a Mosca

 Il Ministero degli Esteri russo ha convocato a colloquio anche l’ambasciatore spagnolo a Mosca, Marcos Gómez Martínez: lo riportano l’agenzia di stampa Efe e altri media iberici, citando fonti diplomatiche spagnole.Il governo spagnolo non è stato ancora informato sui motivi per cui l’ambasciatore a Mosca, Marcos Gómez Martínez, è stato convocato a colloquio dal Ministero degli Esteri russo, anche se la chiamata “era attesa“: lo ha affermato il ministro degli Esteri del Paesi iberico, José Manuel Albares, raggiunto da cronisti in uno dei corridoi del Congresso dei Deputati.

La Finlandia e la Svezia hanno presentato le rispettive domande di adesione alla Nato. Le domande di adesione di Finlandia e Svezia sono presentate al Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dagli ambasciatori dei due Paesi. “Questo è un momento storico in un momento critico per la nostra sicurezza”, ha affermato il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “Speriamo di concludere rapidamente” il processo di adesione, ha aggiunto. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che minaccia di bloccare l’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato, ha auspicato mercoledì che “gli alleati ascoltino le nostre preoccupazioni” e “ci sostengano”. “Non possiamo dire sì”, ha ripetuto Erdogan, aggiungendo che “sostenere il terrorismo e chiedere il nostro sostegno è una mancanza di coerenza” da parte di Helsinki e Stoccolma. I due Paesi nordici sono accusati da Ankara di ospitare membri del PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, che la Turchia considera un’organizzazione terroristica.

Nato, presentate le domande di adesione di Finlandia e Svezia


LA SITUAZIONE AD AZOVSTAL
“Ci sono ancora molte persone rimaste ad Azovstal e continuiamo a negoziare per farle uscire da lì”: lo ha dichiarato alla Bbc il vice ministro della Difesa ucraino Hanna Maliar affermando che l’operazione di salvataggio dell’acciaieria Azovstal sarà conclusa solo quando tutti i difensori di Mariupol saranno stati evacuati nei territori sotto il controllo ucraino. Per Maliar, gli appelli dei politici di Mosca a processare per crimini di guerra alcune delle persone prelevate dalle acciaierie “sono stati fatti molto probabilmente per la propaganda interna della Russia”. Il ministero della Difesa russo ha annunciato che 959 soldati ucraini asserragliati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol si sono arresi da lunedì. “Nelle ultime 24 ore, 694 combattenti, di cui 29 feriti, si sono arresi. Dal 16 maggio, 959 combattenti, di cui 80 feriti, si sono arresi”, ha affermato il ministero in un comunicato. I comandanti di più alto grado non sono ancora fuori dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, fa sapere il capo dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushiling, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. L’uscita dei militari ancora rimasti nei cunicoli dell’acciaieria Azovstal a Mariupol può essere considerata “solo se depongono le armi e si arrendono”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Mariupol, l’evacuazione dei soldati ucraini dall’Azovstal




   

LE MOSSE DI MOSCA
La camera bassa del Parlamento russo (Duma) valuterà il possibile ritiro del Paese dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), così come dall’Organizzazione mondiale del commercio (Wto): lo riporta il quotidiano russo Kommersant, citando il vicepresidente della Duma di Stato russa, Pyotr Tolstoj. Secondo la sua dottrina, la Russia non può essere la prima a lanciare un attacco nucleare, può lanciarlo solo come rappresaglia: lo ha detto il vice primo ministro russo, Yury Borisov, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax. Il Cremlino dice che all’Ucraina “manca la volontà” di continuare i colloqui di pace.

LE NOTIZIE DAL CAMPO
La regione di Donetsk è stata colpita da 28 bombardamenti russi nelle ultime 24 ore, che hanno causato un morto e diversi feriti, tra cui bambini. Lo riferisce la polizia ucraina su Facebook. I russi “hanno sparato su 12 insediamenti. Tra i feriti ci sono tre bambini. 52 strutture civili sono state distrutte: abitazioni, 3 scuole, fabbriche, una fattoria e infrastrutture critiche”, scrive la polizia. “Hanno sparato sui civili da aerei, carri armati, artiglieria pesante e sistemi missilistici”, aggiunge. Bakhmut è la località più colpita, con “un edificio di 5 piani distrutto, un uomo morto e un bimbo di 9 anni gravemente ferito”. Le truppe russe hanno lanciato all’alba un attacco missilistico dal mare sulla regione di Odessa “continuando a distruggere le infrastrutture degli insediamenti nella regione”. Al momento non si registrano vittime. Lo ha riferito il comando operativo “Sud” su Telegram del consiglio comunale di Odessa, come riferisce Ukrinform. Due attacchi missilistici russi hanno colpito stamattina la città di Dnipro, nell’Ucraina orientale, ferendo una donna e distruggendo parte dell’infrastruttura di trasporto. Lo riferisce l’amministrazione regionale, secondo quanto riporta Ukrinform. “Una notte allarmante e una mattinata inquieta. Un attacco nemico su Dnipro. Un missile è stato abbattuto dalle nostre unità di difesa. I frammenti sono caduti su un cortile privato. Una donna è rimasta ferita”, spiega su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Valentyn Reznichenko, aggiungendo che i frammenti del missile hanno danneggiato anche due case. Un secondo missile, aggiunge, ha invece colpito una parte dell’infrastruttura di trasporto, distruggendola. Sono almeno 3.752 le vittime civili provocate dalla guerra in Ucraina: lo ha annunciato oggi l’agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. I feriti dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso sono almeno 4.062. La maggior parte delle vittime riportano ferite causate da munizioni di artiglieria, bombe e razzi.

PENA DI MORTE IN BIELORUSSIA
La Bielorussia introduce la pena di morte per la “preparazione” di atti di “terrorismo”. Lo riferisce l’agenzia russa Interfax. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha firmato degli emendamenti al Codice criminale bielorusso che prevedono la pena di morte per chi tenta di perpetrare un attacco terroristico.





Source link

You may also like

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Popular News

Popular Posts
Featured Posts
Recent Posts
Popular in Bitcoin
Trending Posts