Emergenza siccità, il lago Maggiore ha perso un metro in tre giorni - Cronaca

Emergenza siccità, il lago Maggiore ha perso un metro in tre giorni – Cronaca


Non si ferma la discesa del lago Maggiore. Il livello, che il 17 giugno si trovava a 193,89 metri, oggi è a 192,83. In zona rossa i Comuni Baveno, San Bernardino Verbano, Cambiasca, Vignone e Brovello Carpugnino nel Verbano, Pieve Vergonte e Piedimulera nell’Ossola. n altri 6-7 Comuni gli interventi di contrasto all’emergenza idrica prevedono interventi con autobotti e sono state emesse ordinanze per limitare gli sprechi e razionare l’acqua in fasce orarie, generalmente di notte.

Valutare la possibilità di ordinanze regionali per razionare l’acqua al Nord, come il divieto di riempimento delle piscine e privilegiare l’uso dell’acqua per i fabbisogni primari. E’ una delle ipotesi, a quanto si apprende da ambienti delle Regioni, sul tavolo della Commissione delle politiche agricole della Conferenza. L’intenzione dei governatori, sempre secondo quanto si apprende, sarebbe di chiedere in maniera compatta al Governo lo stato di emergenza al Nord. In alcuni territori, inoltre, ci sarebbero già accordi con le aziende energetiche per l’aumento della percentuale di uso di acque lacustri a scopi umani o agricoli.

“Allo stato attuale nel territorio di Ato 2 (ovvero Roma e provincia, ndr) non è prevista né preventivata alcuna forma di turnazione. La situazione però è grave, al massimo entro mercoledì procederemo alla proclamazione dello stato di calamità che darà strumenti utili a prelievi, ci auguriamo limitati, che permettano la non turnazione nel territorio”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, uscendo dalla riunione indetta in prefettura, sull’emergenza siccità.

Le Regioni chiederanno al Governo la dichiarazione dello Stato di emergenza per la siccità, allo scopo di dare priorità all’uso umano e agricolo della risorsa idrica, e di mettere a disposizione risorse, anche del Pnrr, per creare nuovi invasi. Lo ha riferito all’ANSA l’assessore veneto all’Agricoltura, Federico Caner, coordinatore della commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni. Questi punti sono stati inseriti all’Ordine del Giorno della Conferenza delle Regioni, previste per dopodomani, mercoledì 22 giugno.

A Palazzo Chigi, secondo quanto si apprende, riunione tecnica per affrontare la situazione della siccità: al tavolo, coordinato dal sottosegretario Roberto Garofoli, i capi di gabinetto e capi dipartimento dei ministeri dell’Agricoltura, della Transizione ecologica, della Mobilità sostenibile, dello Sviluppo economico, dell’Economia e degli Affari Regionali. Alla riunione, in Sala Verde, è presente anche la Protezione Civile.

Lavevaz: Valle d’Aosta in crisi, non può aiutare il Piemonte
“Ho ricevuto oggi una telefonata del governatore Cirio, in cui mi anticipava una richiesta di intervento sull’emergenza siccità. Ho condiviso con lui i dati che testimoniano come anche la Valle d’Aosta stia riscontrando gravi criticità dovute alla carenza idrica. Stiamo effettuando tutti gli approfondimenti del caso, ma credo che le nostre effettive possibilità di intervento in questo campo non possano rispondere a un’emergenza ampia come quella che si sta configurando”. Lo ha detto il presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, in merito alla richiesta di aiuto della regione Piemonte riguardo al rifornimento idrico.

COLDIRETTI, PO PEGGIO CHE A FERRAGOSTO
Il livello del Po è a calato di 3,3 metri rispetto allo zero idrometrico più basso rispetto al Ferragosto di un anno fa, con la siccità che colpisce tutti i raccolti, dal grano agli altri cereali, in un momento in cui è necessario garantire la piena produzione con la guerra in Ucraina. E’ quanto emerge dall’ultimo monitoraggio della Coldiretti sulla preoccupante situazione del fiume al Ponte della Becca (Pavia), nel momento in cui si aggrava la sete dei campi per l’ultima ondata di caldo in Italia con temperature previste oltre i 40 gradi. Il più grande fiume italiano è praticamente irriconoscibile, con una grande distesa di sabbia che occupa la gran parte del letto, fondamentale per l’ecosistema della Pianura Padana, dove la mancanza di acqua minaccia oltre il 30% della produzione agricola nazionale. La situazione di carenza idrica riguarda anche i grandi laghi del Nord, con il lago Maggiore che ha appena il 19,5% di riempimento dell’invaso e in quello di Como va ancora peggio con il 17,6% mentre nelle zone a valle serve l’acqua per irrigare le coltivazioni. Un’emergenza che, sottolinea la Coldiretti, riguarda coltivazioni e allevamenti; perché a soffrire il caldo sono anche gli animali nelle fattorie, dove le mucche stanno producendo per lo stress fino al 10% di latte in meno.

 

STATO DI CALAMITA’ NEL LAZIO – “Nelle prossime ore proclamerò lo stato di calamità naturale”. Lo annuncia presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Lo stato di Calamità servirà ad adottare immediatamente le prime misure e a invitare i sindaci alle prime norme di contenimento. Ovviamente dobbiamo prepararci ad una situazione che sarà molto critica che dovrà basarsi sul risparmio idrico di tutte le attività a cominciare dai consumi familiari”, ha detto.

STATO DI EMERGENZA E PROTEZIONE CIVILE – “Dobbiamo chiedere lo stato di emergenza, collegato all’intervento della Protezione civile”: lo ha detto Ettore Prandini, presidente Coldiretti, questa mattina partecipando in video collegamento al convegno ‘Sicurezza alimentare e qualità delle risorse idriche’ che si è svolto a Palazzo Stelline a Milano, parlando della siccità che sta colpendo l’Italia. “Dobbiamo investire in tempi brevi – ha aggiunto – sui bacini di accumulo. Rispetto a tutto ciò che concerne il tema depurazione non dobbiamo creare ostacoli perché c’è un 12 per cento di acqua che non ha le caratteristiche. Dobbiamo creare le condizioni per cui quel 12 per cento vada esattamente in linea con quelli che sono parametri che noi pretendiamo nel riutilizzo dell’acqua depurata, ma dobbiamo avere l’intelligenza di poter utilizzare tutto ciò che ci sarà messo a disposizione. Sennò le difficoltà ricadranno sul nostro mondo”.  





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